Il Notaio Annamaria Ferrucci risponde
Quesito:
Quali sono i controlli che devono essere espletati in sede di compromesso?
Risposta:
Il contratto preliminare (anche “compromesso”) è il contratto con il quale l’attuale proprietario di un immobile e il futuro acquirente dell’immobile stesso convengono di stipulare, entro una certa data e a determinate condizioni (in particolare a determinate condizioni economiche), un contratto definitivo (in gergo detto “rogito”) avente ad oggetto il trasferimento della proprietà di quell’immobile. Bisogna individuare con esattezza ciò che si intende compravendere, indicare il prezzo pattuito e la scansione temporale dei pagamenti e stabilire la data entro la quale il rogito deve essere stipulato. Oltre ai controlli sullo stato di fatto dell’immobile che si intende acquistare (che devono essere svolti personalmente dal potenziale acquirente, eventualmente con l’ausilio di un tecnico di fiducia: si pensi ad esempio al controllo degli impianti e della loro messa “a norma”), occorre procedere a verifiche documentali (a molte delle quali peraltro provvede anche il notaio che sia incaricato della stipula del compromesso o del rogito). Esemplificando, controlli inerenti alla persona del venditore (ad esempio, si deve verificare se per caso non si tratti di un fallito, di un minorenne, di un interdetto, eccetera) e il suo stato coniugale: se trattasi di soggetto non sposato oppure coniugato con un certo regime patrimoniale (come la comunione legale ovvero la separazione dei beni). Inoltre, occorre provvedere ai controlli dei documenti riguardanti il bene compravenduto: il rogito o la successione ereditaria di provenienza, i dati catastali, il regolamento di condominio con le tabelle millesimali, i titoli edilizi e l’agibilità.